Polizza casa: quali sono detraibili e come portarle in detrazione

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Con la legge di bilancio del 2018 lo Stato Italiano ha provato ad agevolare e diffondere la cultura relativa alla assicurazione sulla casa, ampiamente diffusa in altre nazioni al mondo. Già, perché a differenza di quanto riscontrabile nelle altre nazioni noi, come italiani, ci comportiamo in maniera un po’ anomala. Perché? E’ tutta una questione di retaggio culturale; infatti mostriamo una spiccata propensione nel possedere una prima casa di proprietà dove stabilire il proprio tetto coniugale (per noi rappresenta uno dei passi principali da affrontare quando si decide di mettere su famiglia, a differenza delle altre nazioni dove chi costruisce una famiglia non si pone come principale vincolo quello dell’acquisto della prima casa, ma decide di vivere in case prese in fitto) o come investimento, per la verità, sempre remunerativo ma, come contraltare a questa scelta, non ci si pone la questione, dal mio punto di vista non trascurabile, della protezione di quel bene da qualsiasi fenomeno naturale, soprattutto in virtù della maggiore frequenza di questi avvenimenti, che ci garantisca, in caso di danni, una copertura assicurativa che lo salvaguardi evitando di lasciarci senza un tetto sulla testa.

Detrazione polizza casa: quali sono gli eventi detraibili?

Malauguratamente la frequenza sempre più crescente di questi fenomeni naturali per giunta molto devastanti, e causati, a torto o a ragione, dai mutamenti climatici, stanno mettendo in ginocchio molte famiglie italiane, che per via di terremoti, alluvioni, frane, esondazioni di fiumi, ecc… perdono questo bene essenziale e si trovano catapultati fuori da esso; la speranza che li accompagna, oltre alla buona dose di coraggio ed intraprendenza che mettendo in campo per ripartire molte volte da zero, è che lo Stato, prima o poi,  si occupi della loro sistemazione garantendogli una nuovo alloggio…se questo è il vostro punto di vista allora credete nelle favole, quindi vi consiglio di crescere ed aprire gli occhi verso quella che risulta essere la realtà delle cose; infatti, per fugare ogni dubbio  vi ricordo che centinaia di terremotati del 1980, dell’Irpinia, vive ancor oggi nei container adibiti inizialmente a prima sistemazione e divenuti col tempo sistemazione definitiva!!!
Oggi proteggere un bene è diventato una esigenza, salvaguardare la casa contro le calamità naturali è una necessità.

Lo Stato, proprio per incentivare la popolazione ad assicurare la propria casa ha introdotto, da Gennaio 2018, la possibilità di portare in detrazione il premio stabilito per i danni causati da calamità naturali. Nell’ambito delle calamità si possono identificare due macro famiglie: quelle da eventi naturali e quelle dovute ad eventi artificiali; nella prima categoria rientrano terremoti (ahimé sempre più spesso piaga nazionale se si pensa ad eventi molto vicini nel tempo come L’Aquila, le Marche e l’Emilia Romagna, e l’Umbria, solo per citare i più recenti), uragani, alluvioni, frane, grandinate, esondazioni dei fiumi, piogge intense, ecc… mentre nella seconda categoria, che impatta principalmente la responsabilità civile, rientrano incendi, aviazione, trasporti, attentati terroristici, ma anche esplosioni di gas, ecc…).

Premettendo che la detrazione risulta applicabile solo agli eventi calamitosi di origine naturale, bisogna eseguire, per il proprio immobile, in maniera piuttosto critica e senza farsi abbindolare da chi vi consiglia di assicurare il vostro appartamento da qualsiasi forma di calamità, una valutazione sul rischio e sulla eventuale probabilità di accadimento. Mi spiego meglio; assicurare il proprio immobile contro il rischio alluvioni se questo è lontano da eventuali corsi d’acqua, posizionato in pianura e con una media di precipitazioni bassissima risulta inutile in quanto la probabilità di accadimento di tale evento è bassissima. Viceversa, il rischio terremoto è parametrato da cartine che suddividono la penisola Italiana in funzione di zone sismiche con l’indicazione del loro grado di pericolosità stilato in funzione sia delle analisi  morfologiche sia statistiche; quest’ultime vengono eseguite monitorando le frequenze e l’intensità degli avvenimenti tellurici. Maggiori info sono disponibili sul sito dell’INGV (Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia), per giunta costantemente aggiornate,  che fornisce informazioni puntuali e continue sugli accadimenti sismici in tutto il mondo tracciando intensità del sisma, tipologia ed epicentro.

Detrazione premio assicurazione casa: chi può usufruirne

Possono usufruire della detrazione sul premio relativo all’assicurazione sulla casa per i danni da calamità naturali tutti i contribuenti, indipendentemente sia dal numero di immobili che posseggono sia che questi siano adibiti a prima casa o meno. Infatti, la legge prevede che il contribuente risulti proprietario ed abbia stabilito un regolare contratto assicurativo con un agenzia autorizzata italiana ma anche estera.

Le polizze offerte dal mercato si possono costruire anche su misura ed in funzione delle necessità che il contraente stabilisce come prioritarie: ad esempio una polizza può essere anche multi rischio e coprire varie tipologie dello stesso ognuna delle quali può essere protetta secondo il livello di gravità che ciascun danno può comportare sul nostro immobile.

Il consiglio è quello di stabilire a priori con l’agente contri quale rischio assicurarsi e quale possa essere il miglior modo per farlo; ciò perché tutto ha un costo, quindi aumentando il livello di protezione ed il relativo rimborso, aumenta anche il valore del premio da corrispondere; per giunta, se siete tra i milioni di italiani che hanno un mutuo sulla casa, fate prima valutare da un tecnico (può essere anche l’agente al quale vi siete rivolti) per quali calamità la banca che vi ha erogato il mutuo ha assicurato il vostro immobile (già, cosa credevate che la banca non si tutelava per salvaguardare il suo patrimonio in caso si eventi calamitosi a fronte dei quali il proprietario non sarebbe più in grado di liquidare il mutuo? tanto la polizza l’avete pagata voi all’atto della stipula del contatto di mutuo) e magari assicurare solo per gli eventi non inclusi nella polizza e che possono presentare un rischio per la vostra zona di residenza.

Attenzione anche a leggere tutte le condizioni contrattuali prima della stipula del contratto e verificare e decidere se si vuole assicurare l’immobile per solo danno totale o parziale, per  i danni al contenuto della casa e/o per gli eventuali occupanti presenti nell’immobile nel momento dell’accadimento. Le possibilità sono ampie e personalizzabili.

Assicurazione casa: percentuale detraibile, tetto massimo ed ulteriori vantaggi.

Naturalmente la percentuale che si può portare in detrazione è il 19% del premio totale che si va a sottrarre dal monte delle tasse che dovete versare nelle casse statali. Se non avete tasse da pagare non riuscirete ad ottenere questo rimborso.

In aggiunta, per stimolare la propensione verso questo tipo di copertura, lo Stato non prevede nessuna tassa da pagare alla stipulata del contratto sul premio da corrispondere; ciò significa che sull’ammontare del premio non deve essere aggiunta la quota pari al 22,5%  sul costo finale della polizza… cosa dirvi più, non vi sembra abbastanza vantaggiosa la possibilità di stipulare queste polizze? Un ottimo vantaggio per farvi dormire sonni tranquilli mediante la protezione di un bene per il quale non abbiamo ulteriori modi per prevenire l’eventuale danno, se e quando questo si debba verificare.

Inoltre, e questa è una cosa abbastanza rara, risulta possibile portare in detrazione il 19% senza nessun limite sul valore del premio massimo stipulato dalla vostra compagnia, a patto che la somma sia determinata esclusivamente per la protezione dei danni derivanti da eventi calamitosi naturali.

Una condizione necessaria ed essenziale per poter usufruire della detrazione è legata all’anno di stipula del contratto assicurativo, cioè è possibile portare in detrazione tutti i premi stipulati a partire dal 1 Gennaio 2018 in poi; ciò significa, ahimè, che se avete stipulato un contratto pluriennale prima del 2018 non potete usufruire, anche per il premio degli anni a venire, né della detrazione né tanto meno della possibilità di evitare il pagamento delle tasse accessorie stabilite per la polizza.

Purtroppo un paletto doveva essere messo ed in questo caso lo Stato ha deciso di promuovere la diffusione di questa buona pratica e quindi ha ritenuto opportuno tagliare fuori chi questa sana pratica già l’aveva adottata, anche senza i benefici fiscali emanati.

Quindi se siete in procinto di chiedere un mutuo e la banca impone la necessità di accendere una polizza contro vari rischi, tra i quali le calamità naturali, fate attenzione a farvi defalcare dal monte totale il 22,5% di tasse e ricordatevi che potete portare in detrazione l’ammontare totale delle spese sostenute, essendo queste in genere, pluriennali e pari alla durata legale del mutuo che avete stipulato. Significa un bel risparmio di soldi, ve lo assicuro!!!

Dove e come inserisco le spese oggetto della polizza assicurativa sulla casa? 

A questo punto possiamo riassume che:

Requisiti per accedere alla detrazione:

        • Qualsiasi contribuente che esegue la dichiarazione dei redditi;
        • Risultare proprietario degli immobili oggetto della polizza assicurativa;
        • Riduzione del 22,5% del costo totale del premio assicurativo a causa della possibilità di non versare le tasse previste per questa forma di assicurazioni.

Limitazioni:

        • Percentuale detraibile 19%;
        • Nessun tetto massimo alla spesa da portare in detrazione indipendentemente dal numero di polizze che si stipulano;
        • Possibilità di poter usufruire di queste agevolazioni solo per le polizze per la protezione di danni causati da calamità naturali, come sopra definite.

Solo a titolo di esempio vi faccio notare che se la polizza ha un costo annuo di 380 euro, valore già al netto dalla tassazione statale, potete portare in detrazione la seguente cifra:

380 * 0.19 = 72,2 euro

Il che porta a consuntivare il costo totale del premio in 307,8 euro.

La somma totale del premio va inserita con il codice 43 nelle caselle da E8 a E10.

La documentazione da conservare in questo caso è l’accoppiata data dal contratto stipulato con l’agente e della ricevuta che attesta il pagamento del premio assicurativo annuale, almeno per tutti gli ultimi 5 anni. Il tutto perché, come al salito, nel caso di controlli da parte dell’Agenzia delle Entrate, si devono mostrare le ricevute degli ultimi 5 anni.

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