Finalmente uno degli capitoli più onerosi che toglieva il sonno ai commercialisti e a quei pochi avventurosi che si sono cimentati personalmente nel passato con la dichiarazione dei redditi.
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Quant’è la detrazione, quali sono i limiti e come si calcolano?
Innanzitutto mi preme fare un chiarimento.
A quanto ammonta la detrazione che si va a sottrarre all’imposta da pagare?
E’ il 19% dell’intera somma corrisposta con una franchigia di 129.11 euro. Cosa significa?
Mi spiego meglio: su tutto ciò che durante l’anno avete speso nell’ambito medico (medicinali, visite mediche, analisi, prestazioni sanitarie, ecc…) potete recuperare il 19% a meno delle prime 129.11 euro che non sono detraibili. Per rendere più chiaro il concetto Vi faccio un esempio.
La somma delle mie spese sostenute durante l’anno è stata di 560 euro (nel calcolo vengono conteggiate le spese/prestazioni registrate a fronte del mio codice fiscale e di quelle di tutti i miei familiari sia a carico che non).
Avrò diritto alla detrazione di:
560 (spese registrate) -129.11 (franchigia) *0.19 (percentuale detraibile) = 81.87 euro (Detrazione sulle tasse, ovvero decurtazione dal monte totale di tasse da pagare di questa cifra che nella maggior parte dei casi si tramuta in rimborso con il conguaglio di Luglio che avviene alla dichiarazione dei redditi).
Se le spese sostenute non superano le 129.11, non si ha diritto alla detrazione.
Tipologie di prestazioni/spese detraibili:
A titolo di esempio si riporta un estratto delle tipologie di prestazioni che si possono portare in detrazione:
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- Acquisto di medicinali da banco e/o con ricetta oltre a quelli forniti dal SSN ( in questo caso si porta in detrazione la parte di ticket versata); sono detraibili anche quelli omeopatici;
- Spese relative all’acquisto/affitto di dispositivi medici, riconosciuti come tali sulle confezioni di questi dalla dicitura “Dispositivo Medico” e dalla marchiatura CE; a titolo di esempio, rientrano gli apparecchi come aerosol, i misuratori di pressione, ma anche Materassi per letti, calzature per piedi problematici,alcuni alimenti per soggetti allergici, e tanto altro ancora;
- Prestazioni specialistiche, indagini radioscopiche, analisi, ecc…
- Visite odontoiatriche ed acquisto di protesi dentarie;
- Importi per i ticket pagati per prestazioni eseguite in strutture del SSN e/o convenzionate con esso.
- Prestazioni chirurgiche, spese relative al trapianto di organi, e ricoveri ad essi collegati derivanti dalle due prestazioni citate; Attenzione: nel caso di ricovero di un anziano presso una residenza non in dipendenza di un intervento chirurgico non potrà essere portata in detrazione la retta relativa alla degenza ma solo le spese mediche che la struttura nella quale l’anziano soggiorna dovrà indicare in maniera separata nella documentazione rilasciata.
- Assistenza infermieristica/riabilitativa in supporto ad un processo di riabilitazione post trauma (ad esempio fisioterapia, laserterapia, kinesiterapia, ecc…);
- ecc…
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Cosa devo fare e dove inserire i dati?
Il vantaggio che ne può derivare dalla compilazione del 730 precompilato deriva dal fatto che l’ammontare di tutte le spese mediche sostenute nell’anno precedente è già precaricato all’interno del quadro E, in particolare in corrispondenza delle caselle E1, E2; queste riportano il totale di tutti gli acquisti eseguiti mediante la presentazione della nostra tessera sanitaria in farmacia per tutti gli articoli ricadenti nell’ambito dei medicinali ma non di quelli classificati come “non medicinali”; occhio però ad andare in farmacia sempre con il codice fiscale o a recarVi presso la Vostra farmacia di fiducia; questi conoscendoVi potranno emettere scontrino fiscale inserendo il Vostro codice fiscale e quindi garantendoVi così la possibilità di portare in detrazione le spese eseguite.
Come si verifica sullo scontrino e cosa è detraibile?
Oramai tutte le farmacie, quando emettono lo scontrino, eseguono automaticamente la suddivisione delle spese che è possibile portare in detrazione da quelle che non lo sono.
Infatti quando controllate lo scontrino, accanto all’acquisto troverete la dicitura “detraibile”; in questo caso il medicinale per motivi legati alla tutela della privacy del cliente non troviamo elencato il medicinale con il nome commerciale (ad es. CardioAspirina) ma questo risulta sostituito da un codice, riconosciuto univocamente a livello nazionale dagli addetti al settore, affinché, chiunque venga in possesso dello scontrino (CAF, commercialista o qualsiasi persona a noi vicina) non abbia la possibilità di risalire alla tipologia di medicinale, se non dopo una ricerca dedicata.
Ciò, come detto, mira a tutelare la privacy del paziente.
Viceversa, per tutti gli acquisti eseguiti in farmacia/sanitaria su prodotti non detraibili sullo scontrino troverete la dicitura “Non detraibile” ed in questo caso, il nome del prodotto che avete acquistato (ad esempio prodotti detergenti, creme, prodotti per l’igiene, vitamine e tanto altro ancora).
Fate attenzione a specificare al farmacista che volete portare in detrazione quanto possibile: vi faccio un esempio: si può portare in detrazione l’acquisto della soluzione fisiologica (la più comune flebo); ha un costo irrisorio ma se ne fa un uso continuo portarla in detrazione comporta un pò di risparmio.
Le due caselle da compilare sono (con il 730 precompilato sono già compilate ed al massimo vanno solo verificate):
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- Rigo E1 colonna 2 (Spese sanitarie): in questo casella va inserto l’importo delle spese sanitarie sostenute nell’interesse proprio e di tutti i soggetto fiscalmente a carico.
- Rigo E1 colonna 1 (Spese per patologie esenti): In questo campo vanno inserite tutte le spese relative a patologie esenti dalla spesa da parte del SSN cioè quelle spese per le quali è stata riconosciuta l’esenzione del ticket per delle particolari prestazioni sanitarie.
- Rigo E2: in questo campo vanno inserite le spese per familiari non a carico affetti da patologie esenti che non hanno potuto usufruire della detrazione a causa dell’incapienza nell’imposta lorda dovuta dal soggetto interessato. L’ammontare massimo di questa spesa non può superare i 6197.48 euro e si calcola, come precedentemente detto solo sulla parte eccedente i 129.11 euro.
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Analoga cosa avviene per tutte le prestazioni mediche (visite, controlli, analisi,ecc…) eseguite o in strutture del SSN o nelle strutture convenzionate con questo, per le quali la prestazione avviene a fronte della prescrizione medica del medico di base/specialista che sulla ricetta indica il codice fiscale del paziente che usufruirà della prestazione.
Visite da medici specialistici
Cosa diversa purtroppo, avviene nel caso di visite mediche private presso medici specialistici. Se il medico è “all’avanguardia” può emettere la fattura digitale e quindi il suo onorario verrà automaticamente caricato all’interno della dichiarazione dei redditi e potrà essere detratto. Purtroppo ciò non sempre avviene (la legge non impone l’emissione della fattura ma anche solo della ricevuta; bisogna sottolineare che i medici dovrebbero possedere un loro sistema di fatturazione che se usato correttamente inserirebbe automaticamente l’onorario fatturato all’interno del precompilato); in tali casi bisogna aggiungere alla somma già precaricata la somma di tutte le fatture emesse dai medici per il loro onorario a fonte delle prestazioni eseguite.
Ma vi auguro che queste siano il meno possibile, anche perché significa che state bene ed in salute e non avete dunque bisogno di medici/odontoiatri.
Cosa va conservato
Cosa importante è sottolineare che se accettate il modello 730 precompilato così come proposto dall’Agenzia delle Entrate, dopo aver eseguito le opportune verifiche di coerenza, non dovete conservare nulla.
L’Agenzia, prima di caricare i dati, ha informaticamente eseguito tutte le analisi del caso e quindi Voi non dovete giustificare nulla, anzi accanto a queste spese, esplodendo una freccia posta sul lato delle caselle, potrete verificare, voce per voce, tutti i dati relativi alle singole spese effettuate; qui vi è riportata sia la data che dove è stata eseguita la spesa.
Viceversa, non utilizzando il precompilato vi ritrovate a dover modificare la somma delle spese in qualsiasi dei quadranti sopra descritti e sarete costretti, per almeno 5 anni (limite max entro il quale può avvenire per legge il controllo/verifica da parte dell’Agenzia delle Entrate), a conservare tutti gli scontrini fiscali, fatture parlanti, all’interno della quali oltre all’indicazione di tutti i Vostri dati è riportata la natura della prestazione eseguita, chi la eseguita, quando e dove; stessa cosa dicasi per l’acquisto per quanto concerne le medicine e gli alimenti; le fatture dei medici, le fatture/certificazioni rilasciate dalle ASL, i certificati medici che attestano il collegamento tra le patologie e le spese esenti eseguite in riferimento alla patologie e tantissime altre scartoffie che evito di elencare per non annoiarVi.
Che ne dite è un enorme vantaggio il 730 precompilato? E vi assicuro che all’interno vi è tutto, ma proprio tutto, anche ciò di cui molte volte possiamo dimenticarci o che potremmo perdere di vista (vedi scontrini, ecc…).